Il muro a tre del Bolivar prova a fermare Tine Urnaut
foto fivb.org
Betim (Brasile), 20 ottobre 2016
La cronaca del match della seconda giornata della Pool B del Mondiale per Club, giocata al Ginasio Poliesportivo Divino Braga fra Bolivar e Diatec Trentino. Lo starting six della Diatec Trentino non presenta variazioni rispetto a quello che ha disputato venticinque ore prima la sfida col Minas: Giannelli agisce in regia, Stokr opposto, Lanza e Urnaut schiacciatori, Solé e Van de Voorde al centro e Colaci libero. Il Bolivar schiera Chirivino al palleggio, Edgar opposto, Aleksiev e Almeida in posto 4, Gauna e Crer centrali, Gonzalez libero. L’inizio di match è scoppiettante per i gialloblù, che infilano subito un break pesante (4-1) grazie ad un paio di errori avversari e ad un muro di Giannelli su Almeida. Weber interrompe il gioco, ma alla ripresa un contrattacco di Lanza e un ace del regista altoatesino permettono a Trento di volare sul +5 (7-2). Stokr ha il braccio subito caldo e difende il cospicuo vantaggio a suon di cambiopalla (9-4 e poi 12-7); in questo modo gli argentini faticano a trovare spunti e, anzi, concedono ancora qualcosa, sparando out un attacco con Aleksiev e facendosi mura da Solé (block su Edgar). Sul 14-7 per la Diatec Trentino, il Bolivar ha già esaurito i propri time out e conquista il suo primo break point della serata fermando con Gauna un primo tempo di Solé (15-11). I sudamericani provano ad alzare il livello difensivo, ma la squadra di Lorenzetti non si disunisce (19-14) e riprende sicura la propria marcia (23-16) verso la conquista della frazione d’apertura, che giunge già sul 25-18.
Nel secondo set identica partenza della Diatec Trentino (5-1) con Lanza bravissimo su palla alta a trovare due mani out non semplici e Giannelli eccellente al servizio (ace diretto). Ocampo, preferito da Weber ad Almeida nel sestetto titolare di questo set, attacca out in pipe, costringendo il suo allenatore a chiedere time out già sul 7-2. Al rientro il Bolivar reagisce con Edgar e Chirivino (muro su Urnaut) provando ad avvicinarsi (8-5), ma lo stesso Tine con due servizi vincenti si fa perdonare immediatamente (13-7). La parte centrale del periodo vede Lanza e compagni controllare senza particolari affanni il vantaggio guadagnato (16-9), grazie ad una regolarissima fase di attacco su ricezione e ad una difesa che regala sovente opportunità di break point. Gli argentini si giocano il tutto per tutto con il muro e, stampando Lanza con Gauna, si riportano a meno tre (18-15). Lorenzetti spende trenta secondi di tempo per riorganizzare le idee dei suoi, che in un primo momento ripartono grazie a Giannelli (21-17) prima di subire l’acuto personale di Ocampo (muro su Lanza e ace per il 21-20). Il Capitano fatica in attacco e il Bolivar mette la freccia (22-23); il finale è così allo sprint: si impone il Bolivar per 23-25 grazie ad una fortunata chiamata al Challenge, dopo che Stokr aveva murato (toccando la rete) Edgar per il 24-24.
Il rocambolesco finale del precedente parziale non lascia scorie negative nella testa dei giocatori trentini, che nel terzo set si rimettono subito a macinare gioco con Stokr e Solé (7-2). Proprio un ace fortunoso di Sebastian e una ricostruita da urlo di Urnaut regalano l’11-5, ma il largo margine è solo temporaneo perché due errori consecutivi di Trento (uno con il neoentrato Daniele Mazzone e uno con Giannelli) e un muro di Ocampo sullo sloveno disegnano il 12-10. Il time out di Lorenzetti è provvidenziale, perché poi alla ripresa del gioco gli errori avversari permettono ai gialloblù di allungare di nuovo (16-11). La lezione stavolta è stata appresa bene: la Diatec Trentino non concede infatti più nulla (18-12) e anzi con Stokr a muro e Lanza al servizio dilaga (21-13), portandosi sul 2-1 in corrispondenza del 25-17 (primo tempo del centrale torinese).
Nel quarto set la lotta è serrata sin dai primi scambi (5-5); un contrattacco di Edgar ed un errore di Stokr consentono al Bolivar di acquisire il primo vantaggio di un certo significato (6-8). Lorenzetti si gioca allora la carta Antonov (in campo per Urnaut), le distanze non mutano sino al 9-11, quando poi si scatena Solé (attacco e muro per il 12-11) subito imitato da Mazzone (altro block per il 14-12). Lanza e Stokr a rete trovano ulteriori break (18-14); è lo spunto decisivo perché poi la Diatec Trentino con lo stesso capitano mette in cassaforte il risultato (21-16, 23-18) chiudendo il 3-1 sul 25-19 con un errore al servizio sudamericano.
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